I MAGISTRATI CRITICANO LE RIFORME: COSÌ SI DANNEGGIANO I CITTADINI
Roma 15 aprile. Una giornata di discussione che ha trovato d’accordo i magistrati contabili e i magistrati ordinari nella critica alla riforme: così si danneggiano i cittadini.
Roma 15 aprile. Una giornata di discussione che ha trovato d’accordo i magistrati contabili e i magistrati ordinari nella critica alla riforme: così si danneggiano i cittadini.
Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, se ci rivogliamo a Lei, direttamente e pubblicamente, è nella convinzione che sia nostro dovere di magistrati fare ogni tentativo per evitare che scelte poco meditate possano danneggiare le istituzioni della Repubblica.
Dal 2 aprile 2025 l’Associazione Magistrati della Corte dei conti ha un nuovo Statuto.
Caos organizzativo, impoverimento e svuotamento delle funzioni nella Corte saranno le prime conseguenze di una riforma voluta a tutti i costi con gravi ricadute sui cittadini che hanno il diritto di avere un giudice indipendente, autonomo e garante del corretto utilizzo dei loro soldi.
“Della riforma della Corte dei conti se parla poco probabilmente perché porta con sé dei contenuti molto tecnici e a cui forse i cittadini non si avvicinano con facilità.
“La riforma rischia di cancellare un presidio fondamentale di controllo sull’utilizzo dei fondi pubblici.
Riportiamo il comunicato stampa congiunto di tutte le Associazioni italiane di magistrati pubblicato oggi, 4 marzo 2025 Il Comitato Intermagistrature, come composto dalle associazioni rappresentative dei magistrati ordinari, contabili, amministrativi, tributari e militari, attraverso tutte le sue componenti, esprime forte preoccupazione per i contenuti e le modalità con cui vengono portate avanti riforme destinate a incidere profondamente sull’esercizio della giurisdizione e sull’organizzazione e l’autogoverno delle magistrature, con potenziale alterazione degli stessi rapporti tra le istituzioni quali delineati nel vigente quadro costituzionale ed europeo.