AMCC: NETTA CONTRARIETÀ AL PROGETTO DI RIFORMA
Data:
30 Ottobre 2024
Un appello al Parlamento per riaprire la discussione e per una riforma condivisa. L’Assemblea, convocata in modo permanente, proclama lo stato di agitazione dei magistrati
È una proposta che “svuota di sostanza le funzioni della Corte dei conti, che la Costituzione individua come garante del bilancio pubblico al servizio dei cittadini, senza, per altro, raggiungere l’obiettivo prefissato” perché “non soddisfa affatto l’esigenza di porre rimedio alla cosiddetta “paura della firma” al fine di migliorare l’efficienza dell’azione amministrativa”. Sono parole chiare quelle utilizzate dall’Associazione Magistrati della Corte dei conti, che ha riunito a Roma la sua Assemblea.
L’Assemblea dell’AMCC, convocata in sede permanente, ha espresso “netta contrarietà alla proposta di riforma” e ha proclamato lo stato di agitazione dei magistrati. Chiede al Parlamento che sia istituita una commissione di studio per una riforma condivisa e che vengano comunque accolte le proposte di modifica già presentate in Commissione dalla stessa Associazione.
Di seguito il testo del documento approvato dall’Assemblea
ASSOCIAZIONE MAGISTRATI
DELLA CORTE DEI CONTI
* * * L’ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI * * *
29 ottobre 2024
L’Assemblea degli Associati si è riunita per discutere in merito al progetto di legge AC. 1621 (P.D.L. Foti), recante “Modifiche alla legge 14 gennaio 1994 n. 20, al codice della giustizia contabile di cui all’All. 1 del decreto legislativo 26 agosto 2016 n. 174, e altre disposizioni in materia di funzioni di controllo e consultive della Corte dei conti, e di responsabilità per danno erariale” abbinato alla proposta di legge recante “Modifiche all’articolo 3 della legge 14 gennaio 1994,n. 20, e altre disposizioni riguardanti le funzioni di controllo e consultive e l’organizzazione della Corte dei conti” (A.C. 340 Candiani), ai sensi dell’articolo 77, comma 1 del Regolamento, in quanto vertente su materia identica a quella della proposta di legge C. 1621, nonché ai relativi emendamenti.
Premesso che:
l’Associazione secondo le proprie finalità statutarie è tenuta a tutelare l’esercizio delle funzioni dei magistrati contabili e ad offrire il proprio contributo conoscitivo e di esperienza a fronte dell’elaborazione delle riforme legislative inerenti all’ordinamento e alle funzioni dell’Istituto, affinché le stesse non vengano snaturate;
in tale ottica, il progetto in esame non soddisfa affatto l’esigenza di porre rimedio alla cd. “paura della firma” al fine di migliorare l’efficienza dell’azione amministrativa, come dichiarato nella relazione introduttiva;
il testo in discussione, al contrario, svuota di sostanza le funzioni della Corte dei conti, che la Costituzione individua come garante del bilancio pubblico al servizio dei cittadini, senza, per altro, raggiungere l’obiettivo prefissato;
l’effetto ultimo è, infatti, quello di estendere in via generalizzata l’esimente di responsabilità per colpa grave ai danni prodotti in esecuzione di atti sottoposti a controllo preventivo o sui quali si è esercitata la funzione consultiva, lasciando a carico della collettività il danno erariale.
La riforma, tra l’altro:
– fissa la misura del danno risarcibile da parte di dirigenti e dipendenti infedeli da un minimo di € 150,00 (per danni di qualsiasi importo) ad un massimo parametrato, non al danno prodotto, ma al reddito del dipendente;
– espande e generalizza i controlli preventivi sugli atti, riducendone i termini entro i quali devono essere svolti, rendendoli sostanzialmente non attuabili;
– introduce una esenzione da responsabilità conseguente all’esercizio del controllo sugli atti che va oltre i “profili presi in considerazione”, perché estesa “ai documenti e atti connessi e collegati”;
– amplia l’attività consultiva della Corte dei conti, sia quantitativamente che qualitativamente, con l’effetto di realizzare una forma di “cogestione amministrativa” producendo, anche in questo caso, una esimente per le conseguenti condotte di dirigenti, dipendenti e amministratori pubblici.
A ciò si aggiunge il deposito di emendamenti, anche di carattere organizzativo, che intervengono sugli assetti centrali e territoriali della Corte, prefigurando accorpamenti di sezioni regionali e l’accentramento delle procure regionali – presidi di legalità sul territorio – in un’unica Procura Generale a cui solo è intestata l’azione di responsabilità, nonché introducendo surrettiziamente la separazione delle carriere, che di fatto anticipa la riforma costituzionale.
L’Associazione ritiene irrinunciabile intervenire sui seguenti punti
– mantenere la natura risarcitoria della responsabilità amministrativa, assicurando che lo Stato possa recuperare interamente il danno subito dalla condotta del dipendente infedele, salvo prevedere modulazioni del dovuto in sede giudiziaria;
– ripristinare un sistema in cui si risponda per il danno causato alle casse pubbliche anche per colpa grave, a tutela del buon funzionamento dell’Amministrazione, superando in via definitiva lo “scudo erariale” (Corte Cost. 132/2024).
– garantire che gli esiti del controllo preventivo di legittimità non comportino esenzioni da responsabilità, oltre i profili effettivamente e direttamente esaminati dalla Corte in sede di registrazione;
– assicurare che l’attività consultiva della Corte dei conti abbia come finalità quella di offrire l’interpretazione di norme in “materia di contabilità pubblica”, e non quella di dare pareri su casi concreti, così sostituendosi all’Amministrazione nella sua attività di gestione;
***
Considerando che tutti i punti illustrati riguardano materie complesse che richiedono un intervento organico e una riforma meditata, realmente volta a migliorare l’azione amministrativa, anche semplificando il quadro normativo
L’ASSEMBLEA
Che resta convocata in modo permanente
ESPRIME
netta contrarietà alla proposta di riforma
PROCLAMA
lo stato di agitazione dei magistrati
CHIEDE CHE IL LEGISLATORE
Istituisca una commissione di studio per una riforma condivisa;
Accolga, comunque, le proposte di modifica già presentate dall’Associazione nei documenti depositati presso le Commissioni competenti.
Ultimo aggiornamento
31 Ottobre 2024, 00:22