RIFORMA CORTE DEI CONTI: IL PARLAMENTO SEGUA LE RACCOMANDAZIONI DI MATTARELLA

Data:
13 Gennaio 2025

RIFORMA CORTE DEI CONTI: IL PARLAMENTO SEGUA LE RACCOMANDAZIONI DI MATTARELLA

Riproponiamo il documento emerso dall’Assemblea straordinaria dell’Associazione dei Magistrati della Corte dei conti che si è svolta lunedì 13 gennaio 2025.

Assemblea permanente

Roma, 13 gennaio 2025. L’Assemblea generale dell’Associazione magistrati della Corte dei conti, convocata in via permanente in data 29.10.2024, è proseguita il 13.1.2025, in merito al contenuto dell’A.C. 1621, recante la proposta di legge di riforma della Corte dei conti depositata dall’on. Foti, e a un più recente emendamento depositato in data 8.01.2025 a firma dei relatori on. Kelany-Pittalis. (n. 2.06).

Premesso che

– la prima sessione dell’Assemblea in data 29.10.2024 si chiudeva con un comunicato, in cui, nell’esprimere netta contrarietà alla proposta di riforma FOTI, si proclamava lo stato di agitazione dei magistrati e si chiedeva l’apertura di un dialogo con la Magistratura contabile attraverso l’istituzione di una commissione di studio per una riforma condivisa, come poi deliberato dalle Sezioni Riunite nel parere n.3/2024/Cons, depositato il successivo 30.10.2024;

– in data 8.1.2025 è stato depositato, a firma dei relatori on. Kelany-Pittalis un emendamento all’A.C. 1621 fortemente peggiorativo (2.06), che introduce anche una riforma ordinamentale della Corte dei conti.

In detto emendamento sono previste importanti modifiche, tra cui:

1) l’abolizione dell’attuale assetto della distribuzione degli uffici a livello regionale mediante cancellazione di Sezioni giurisdizionali e di controllo e l’accorpamento delle stesse in  sei macroaree, disponendo che le nuove Sezioni territoriali svolgano funzioni promiscue (consultive, di controllo, referenti, giurisdizionali, giurisdizionali) con turnazione periodica dei magistrati assegnati tra le varie funzioni;

2) la verticalizzazione, la gerarchizzazione e la centralizzazione dell’ufficio del pubblico ministero contabile, con perdita di quella territorialità imprescindibile nel garantire il corretto ed efficacie utilizzo delle risorse pubbliche in ambito regionale, compromettendo, altresì, l’autonomia e l’indipendenza della funzione requirente;

3) la previsione di un vincolo nomofilattico del pubblico ministero agli indirizzi dettati dalle Sezioni Riunite;

3) l’introduzione della separazione delle carriere dei magistrati requirenti dai magistrati delle sezioni giurisdizionali e di controllo;

4) il depotenziamento del controllo concomitante in un accertamento a mera “richiesta”.

Ritenuto che

– l’efficacia delle funzioni della Corte non può prescindere dalla vicinanza ai cittadini ed alle amministrazioni nei confronti dei quali sono svolte, in coerenza con il disegno introdotto dalla Carta Costituzionale e che trova maxima espressione nelle Autonomie speciali;

– l’accorpamento delle funzioni di controllo e giurisdizionali in un’unica Sezione territoriale è in violazione con lo spirito degli art.100, comma 2, e 103, comma 2, della Carta Costituzionale;

– una modifica integrale e radicale degli attuali assetti geografici della Corte porterebbe nel breve e medio periodo alla paralisi delle funzioni, in particolare del servizio giustizia contabile, in presenza di costi sociali ed economici non previsti e non quantificati, in netto contrasto con la dichiarata invarianza della spesa dell’emendamento (si ipotizzano trasferimenti d’ufficio di oltre 900 unità di personale amministrativo e di circa 200 magistrati).

Ciò premesso, l’Associazione

  • Ribadisce netta contrarietà all’impianto normativo così come allo stato delineato dalla p.d.l. Foti e chiede l’immediato ritiro degli emendamenti connessi e, in particolare, dell’emendamento 2.06, a firma dei relatori on. Kelany-Pittalis;
  • chiede che siano disposte nuove audizioni dei rappresentanti dell’Associazione sulle nuove proposte emendative, nel caso in cui l’iter prosegua e, comunque, rinnova la richiesta di intraprendere un effettivo confronto sulla riforma anche previa adozione di una legge delega che istituisca una commissione di studio all’uopo designata, come già richiesto al termine della sessione dell’Assemblea generale del 29.10.2024;
  • si appella a tutte le forze politiche e parlamentari affinché osservino le raccomandazioni pubblicamente espresse dal Presidente della Repubblica in data 2 dicembre 2024 tese a significare il ruolo della Corte dei conti quale garante indipendente e imparziale delle risorse pubbliche anche nelle sue articolazioni regionali;
  • dà mandato alla Giunta e al Direttivo di organizzare, sia a livello nazionale sia a livello locale, apposite conferenze stampa, aperte alle rappresentanze delle istituzioni e delle categorie professionali e finalizzate a far conoscere gli effetti devastanti sul territorio della riforma in itinere della magistratura contabile.

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Ultimo aggiornamento

14 Gennaio 2025, 12:20